La parola ai protagonisti di Reinventing 2017: Adriano Coni

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Quali sono oggi i fattori chiave della comunicazione sociale?

In questi anni la Rai ha riservato particolare attenzione all’impegno del terzo settore sostenendo centinaia di campagne di comunicazione sociale e certo non tutte quelle che sono state attivate. È emersa forte la valutazione che abbiamo via via trasferito alle Associazioni della necessità e valenza di una comunicazione chiara e precisa, con obiettivi ben circoscritti e verificabili, una comunicazione “sincera” in grado di essere positivamente intercettata. Altrimenti solo molta confusione e poca trasparenza, con il rischio di allontanare il potenziale donatore.

Secondo te come si evolverà in futuro questo settore?

In questi anni gli italiani hanno confermato di essere virtuosi donatori ma è una disponibilità che va curata e rispettata. È innegabile la progressiva crisi del tradizionale strumento dell’sms solidale che sta da tempo segnando una critica “stanchezza”. Andranno valutate ed incrementate altre modalità di donazione oggi molto marginali ma questo a mio avviso necessariamente deve avvenire anche attraverso una riorganizzazione dimensionale del terzo settore.

Qual è il tuo motto?

Trasparenza riconoscibilità e rendicontazione.

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